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Vuoi creare un sito internet e/o vuoi vendere online?

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Se anche tu ti stai chiedendo cosa serve per vendere online, questa breve guida ti illustrerà i vari step che si nascondono dietro al lancio di un sito ecommerce. Abbiamo raccolto per te le informazioni principali che ti serviranno nella definizione del tuo progetto di vendita online. 

1) Scelta dei prodotti o servizi da vendere on line

Può sembrare banale e scontato ma decidere che cosa vendere online non è affatto uno step da sottovalutare. Prima di tutto bisogna studiare quali e quanti sono i fornitori per il settore sul quale vorresti proporti e poi bisogna valutare se i tuoi prodotti possono essere competitivi. Ad esempio, vendere tecnologia online è molto più difficile rispetto alla vendita di prodotti artigianali a causa dell'elevatissimo numero di siti che al giorno d'oggi permettono di acquistare elettrodomestici, computer e telefonia a prezzi vantaggiosi.

Nel caso tu abbia scelto una categoria merceologica dove ci sono già molti concorrenti, dovrai pensare a quali sono i vantaggi di cui puoi avvalerti per farti scegliere dagli acquirenti: potrebbe essere banalmente la possibilità di offrire il prezzo più basso o, per esempio, offrendo un servizio clienti caratterizzato da comptenza e professionalità eccellenti. Il punto di forza insomma su cui puntare rispetto alla concorrenza.

2) Rifletti sulla logistica

Non tutti possono permettersi di mantenere un magazzino e gestirlo internamente, specialmente quando il volume degli ordini giornalieri diventa elevato. Se questo è il tuo caso, puoi comunque vendere online con il dropshipping: affidando la tua merce ad un magazzino specializzato, potrai far in modo che siano loro ad impacchettare e spedire i prodotti ai clienti al posto tuo. Ci sono tante soluzioni insomma, chiedi consiglio a noi se ti trovi in difficoltà.

3) Burocrazia 

Come per un qualsiasi negozio fisico, anche per aprire un e-commerce è necessario adempiere a degli obblighi di legge prima di poter partire con la vendita online anche se le spese di mantenimento sono sicuramente piu' basse data l'inesistenza di una struttura fisica. In particolare, dovrai effettuare l'iscrizione alla camera di commercio e aprire una partita IVA. Ricorda che le partite iva a basso regime di introiti, soprattutto inizialmente, non costano molto (regime dei minimi). Fatto ciò, ti verrà richiesto di dare comunicazione al tuo comune di residenza (o al comune dove si trova la tua sede legale) della tua intenzione di vendere online: dovrai farlo inviando tramite raccomandata A/R il modello COM6BIS, da compilare in triplice copia (per il comune, per te e per la camera di commercio) allegando fotocopia del tuo documento di identità e di quello di eventuali altri firmatari.

4) Decidi una forma di pagamento

Incassare denaro contestualmente ad una vendita online può avvenire in vari modi, ciascuno con i suoi pro e i suoi contro. Definire in anticipo quali modalità abilitare sul tuo e-commerce ti risparmierà sicuramente dei grattacapi in fase di realizzazione. Per il commercio online, solitamente si utilizza una combinazione di:

Bonifico bancario anticipato: ha il vantaggio di non richiedere commissioni al venditore e di essere sicuro per l'acquirente. Questo a fronte di una spedizione più lenta per il cliente.

Carta di credito: veloce, sicura e immediata, questa modalità di pagamento richiede l'abilitazione di un vPOS da parte della propria banca e l'addebito di commissioni per l'utilizzo.

Contrassegno: tuttora utilizzato da molti clienti, consiste nel pagamento in contanti al momento della consegna della merce. Dà una sensazione di maggior sicurezza a chi acquista ma richiede accordi specifici con il corriere espresso, ha dei costi di commissione più alti rispetto alle altre opzioni e comporta un rischio più alto per chi vende.

PayPal: facile e sicura, permette di ricevere e inviare denaro istantaneamente a fronte di costi di commissione generalmente più elevati rispetto alle altre forme di pagamento.

Ritiro in negozio: se hai un punto vendita puoi invitare i clienti a pagare al momento del ritiro in negozio.

5) Pianifica la promozione

Senza la giusta strategia di marketing, è difficile che un e-commerce riesca a generare il volume di vendite necessario a rientrare nell'investimento iniziale, semplicemente perché se gli utenti non ti conoscono, sarà improbabile che vengano ad acquistare sul tuo sito. Con il giusto mix di SEO, PPC, email marketing e social media marketing è possibile incrementare il traffico di visitatori verso il tuo e-commerce, raggiungendo così gli obiettivi di vendita e di fatturato più velocemente.

In Bizen dimensioniamo le campagne di marketing in modo che sia possibile alimentare il budget destinato alla promozione del sito con gli introiti derivanti dall'e-commerce, riducendo così l'investimento economico nella fase di startup.

6) Garantisci un servizio clienti

Per vendere online non basta incassare il denaro e spedire gli articoli acquistati: è necessario seguire gli utenti sia nel momento precedente all'acquisto (fornendo loro le informazioni di cui hanno bisogno e indirizzandoli verso i prodotti più adatti) che, soprattutto, nel post-vendita (il momento in cui avviene la fidelizzazione). Decidere le promozioni, rispondere alle domande dei visitatori e gestire i resi sono tutte attività di importanza strategica alle quali bisogna dedicare tempo ed energie. 

È bene avere una o più persone che si occupino del customer care, così da rendere l'esperienza di acquisto il più facile e piacevole possibile.

PRECISAZIONI BUROCRATICHE SULL' APRIRE UN NEGOZIO ON LINE

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Quanto costa un E Commerce?

Guadagnare con un sito di e-commerce è possibile, molti l’hanno fatto – e lo stanno tuttora facendo – ma bisogna impegnarsi affinchè si possano raggiungere i risultati sperati.

Per prima cosa andiamo a vedere cosa c’è di vero e cosa no nelle affermazioni più comuni che circolano sull’argomento commercio elettronico.

1 – Aprire un sito di e-commerce è facile e costa poco

 

Insomma.

 

Ovviamente l’apertura di un negozio “virtuale” comporta costi infinitamente inferiori rispetto all’apertura di un negozio “reale”, però i costi ci sono e vanno valutati bene prima di partire perché non sempre sono così bassi come si può ipotizzare. Anche il nostro sito base costa solamente 300 euro, ma è anche vero che se nel corso del tempo non viene attivato nessun potenziamento difficilmente il sito otterrà dei risultati.

Avere quindi un business plan preciso è il primo  passo per il successo di un sito di e-commerce.

Cerchiamo di sintetizzare i costi principali relativi allo start-up del sito:

  • La piattaforma e-commerce: come per un qualsiasi sito internet [quanto costa un sito internet?] i costi della piattaforma possono variare da poche centinaia di euro fino a decine di migliaia di euro a seconda della tipologia e dei servizi previsti dettati dalle necessità peculiari del negozio.
  • L’inserimento dei prodotti: una volta predisposta la piattaforma sarà cura del venditore inserire tutti i prodotti (o pagare qualcuno per farlo, noi per esempio offriamo un potenziamento per l'inserimento dei prodotti) che desidera mettere in vendita, bisogna calcolare il tempo necessario per effettuare l’inserimento degli articoli, scriverne le schede di dettaglio, corredarli con fotografie.
  • Immagini e testi: se le fotografie dei prodotti non ci sono potrebbe essere necessario investire altro tempo e/o denaro per farle o farle fare, così come eventuali traduzioni delle schede relative agli articoli in lingua straniera.

2 – Pubblicato il sito si inizia subito a vendere

Falso.

La rete internet è sovraffollata e la concorrenza è spietata, quindi senza un buon lavoro di SEO (Search Engine Optimization) e/o diSEM (Search Engine Marketing) le possibilità che i potenziali acquirenti arrivino nel vostro negozio virtuale sono nulle.
Alle attività promozionali più legate alla rete sarebbe anche utile aggiungere attività di comunicazione e promozione più tradizionali.

Il business plan generale deve quindi includere un accurato planning promozionale  ipotizzato sul breve, medio e lungo termine.

Ai costi sopra elencati per lo start-up bisogna quindi aggiungere i costi da sostenere per la promozione:

  • Indicizzazione e Web marketing: si tratta di lavori piuttosto impegnativi e di lunga durata (da sei mesi a un anno circa). È bene diffidare di chi promette i primi posti su Google velocemente e a poco prezzo.
  • Promozione tradizionale: locandine, depliant, brochures, inserzioni stampa o radiofoniche, fino allo spot televisivo per chi ne ha i mezzi possono aiutare molto.
    L’opportunità di ricorrere alla promozione “offline” e gli strumenti da utilizzare devono essere valutati e decisi con competenza.

3 – Un negozio on line ha moltissimi acquirenti in tutto il mondo

Vero solo se…

Abbiamo spiegato che internet di per sé non amplifica nulla senza una corretta strategia di promozione, ma va anche ricordato che la promozione serve semplicemente a far arrivare i navigatori sul vostro sito, dopodiché dovrete trasformarli in acquirenti effettivi e fidelizzarli affinché ritornino con una buona frequenza.

Una volta acquisiti dei clienti è fondamentale conoscerli attraverso meccanismi di feedback al fine di poterli fidelizzare e stimolare con proposte e offerte mirate.

Non dimentichiamo infine che più il vostro sito diventa internazionale e più si complicano le questioni legate alle valute, alle tasse, alle spedizioni e alle transazioni economiche in generale.

Cerchiamo di elencare le attività necessarie e i conseguenti costi da sostenere per tenere vivo il sito e fidelizzare una buona clientela:

  • Meccanismi di feedback:meccanismi di feedback come moduli o questionari sono fondamentali per capire chi sono i vostri clienti, cosa cercano e cosa proporre loro.
  • Offerte e promozioni: come nei negozi tradizionali è consuetudine cambiare la vetrina mettendo in primo piano i prodotti sui quali si desidera puntare, anche la home page del vostro sito di e-commerce deve diventare una “vetrina virtuale”, aggiornata di frequente con nuovi prodotti, prodotti di punta, offerte, promozioni, coupon, etc…
  • Valute e spedizioni: nell’ipotesi di avere un e-commerce che venda prodotti in tutto il mondo potrebbe rendersi necessario ricorrere a piccole consulenze commerciali e legali sulle questioni di valuta e di tassazione nei vari paesi.
    Fondamentale inoltre valutare con cura le spese di spedizione prendendo accordi con corrieri diversi a seconda della destinazione e quotando bene il ricarico delle spedizioni nei vari paesi del mondo sul singolo prodotto.

4 – In tutti i siti di e-commerce è incluso il pagamento con carta di credito

Falso.

I siti di e-commerce sono piattaforme che gestiscono la scelta dei prodotti, il carrello del compratore e arrivano fino alla conferma e all’invio dell’ordine, dopodiché sono predisposte all’integrazione con i più svariati metodi di pagamento ed è il proprietario del negozio a scegliere quali tipologie di pagamento integrare nel proprio sito.

Però bisogna tenere presente che è possibile integrare il pagamento diretto con carta di credito solo dopo aver preso accordi con un istituto bancario, il quale ovviamente si farà pagare per porsi come garante delle transazioni che avverranno attraverso il suo sistema protetto.

In sostanza anche farsi pagare comporta dei costi:

  • Percentuali sulle transazioni: tutti si sistemi di pagamento ne richiedono;
  • Bonifico bancario: è il meno dispendioso in termini di denaro ma il più onerosi in termini di tempo necessario per verificare il buon fine dei bonifici ricevuti;
  • Contrassegno: conviene se e quando si riesce ad avere un accordo conveniente con il corriere;
  • Carta di credito: gli istituti bancari hanno dei costi per garantire le transazioni e chiedono la percentuale sulle transazioni.

Ecco in sintesi cosa occorre per un buon e commerce on line:

  1. Avere un business plan dettagliato che tenga presente tutti i costi necessari;
  2. Avere una base di partenza di investimento sufficiente per attivare il sito, promuoverlo e mantenerlo per il primo anno;
  3. Avere tempo (o personale retribuito) per gestire quotidianamente la vetrina, le promozioni, gli ordini, le spedizioni, la contabilità;
  4. Dedicare energie costanti nella conoscenza e nella fidelizzazione dei clienti;
  5. Mantenersi sempre aggiornati su tutto quello che succede nel mondo del web e saper cogliere con tempestività le novità.

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